Raccolta Differenziata o Caos? Un Cestino che Smentisce Tutto

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Un Cestino Contro la Logica: Rifiuti Ovunque e Nessuna Coerenza

Palermo ha attivato la raccolta differenziata nel centro storico, eppure davanti alla Cattedrale troviamo un cestino in cui si può buttare di tutto, senza alcuna distinzione. La logica? Semplicemente non c’è.

Si può buttare di tutto, senza regole, senza criterio. Un contenitore che annulla in un attimo tutta la retorica sulla separazione dei rifiuti e dimostra quanto siano incoerenti le scelte amministrative.

Ancora più assurdo è che la Soprintendenza ha chiesto la sua rimozione (c’è già una comunicazione), riconoscendo che un contenitore così fuori contesto danneggia l’estetica e il decoro urbano. E allora perché è ancora lì? Se la raccolta differenziata esiste, perché si permette una gestione così incoerente dei rifiuti?

Se l’obiettivo è la gestione intelligente dei rifiuti, perché posizionare contenitori che annullano tutto il lavoro della raccolta differenziata? Se si parla di tutela del patrimonio, perché ignorare una richiesta ufficiale di rimozione?

Delle due l’una: o si investe seriamente nella raccolta differenziata, con regole chiare e contenitori adeguati, oppure si ammette che tutto è fumo negli occhi. Perché lasciare un cestino in un luogo simbolico mentre si predica la differenziata è solo l’ennesima prova di un sistema che si contraddice da solo.

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10 Thoughts to “Raccolta Differenziata o Caos? Un Cestino che Smentisce Tutto”

  1. ottone

    il bello che è ne sono stati comprati 10 con tanto di inaugurazione in pompa magna!!! E poi ci dobbiamo sentir dire che la colpa è solo dei palermitani (anche come ovunque), perchè loro lavorano alla perfezione. Via cappuccini, intanto, continua ad essere una discarica a cielo aperto (davanti una scuola tra l’altro), spazzamento non pervenuto (4 volte in 5 anni). E la tari….s’impenaaaaaa

  2. Don Passetto

    Certo dà anche la sensazione che il servizio di svuotamento non sia molto frequente, fermo restando che in questo genere di contenitori secondo me dovrebbero essere conferite due macrocategorie di rifiuti: umido e secco non riciclabile da un lato, plastica, carta, vetro e lattine dall’altro.

  3. The villains of Palermo

    L’autore scrive: “O si investe seriamente nella raccolta differenziata, con regole chiare e contenitori adeguati, oppure si ammette che tutto è fumo negli occhi.”

    Sbagliato. Nemmeno lui ha capito dove vive, o fa finta, per essere politicamente corretto. A Palermo serve repressione costante, almeno per due generazioni. Puoi mettere tutte le regole e i contenitori differenziati che vuoi, ma se non educhi e non punisci non cambia mai niente.

    Più di dieci anni fa qui si scriveva degli stessi problemi, e tra altri dieci si scriverà ancora degli stessi problemi.

    A Palermo non servono “regole chiare”, serve qualcuno si preoccupi di farle rispettare.

  4. Massimiliano

    Avete scoperto l’acqua calda, il cestino in questione, così come tutti quelli che si trovano superstiti nella città, raccolgono indifferenziato, questo nello specifico dovrebbe compattare la spazzatura con un rapporto pubblicizzato di 1:5, tutto qui, se poi non viene svuotato hai voglia!

  5. PeppeG.

    In una foto tutto il degrado e la contraddizione di una città.
    In primo piano il cestino strapieno di rifiuti, in ssecondo piano un tavolino pubblicizzato redbull vicino al marciapiede della cattedrale.
    Siamo in pieno Itinerario Arabo Normanno, che l’Unesco lo ha dichiarato “Patrimonio Mondiale dell’Umanità”

  6. Ma se già si legittima l’installazione di questo coso di fronte a un bene monumentale, come si può parlare di rispetto per le regole?
    Sapete quanto son costati?

  7. punteruolorosso

    da rimuovere subito.

  8. Irexia

    Io trovo sconcertante la foto dell’articolo nella sua interezza: non solo un cestino che, apprendo da Massimiliano, dovrebbe compattare tutta la munnizza indistinta che riceve, ma anche il tavolino riportante il marchio di una bibita in vendita nel locale delle vicinanze, posizionato a ridosso della balconata e i rifiuti sparsi per terra, denunciano il forte degrado in cui versa il Cassaro davanti la cattedrale (luogo per alcuni sacro, per molti splendido, per tutti un monumento) e con esso il centro tutto.
    Per fare un paragone, ho appena visitato Vienna, capitale non solo di Regione ma statale, e in centro a Stephanplatz non ho visto una carta, i cestini piazzati lungo i marciapiedi sono alcuni con unica buca, altri con la ripartizione per materiali da ricevere con un bel disegnino esplicativo chiaro anche per i turisti che ignorano la lingua, ma mai traboccanti! Eppure la piazza è tappezzata di locali per mangiare anche all’aperto e di negozi di souvenir, attività che generano tanti rifiuti.
    Il programma di azione deve essere cestini gettacarte, idonei a raccogliere i piccoli rifiuti separati per materia di raccolta, continuamente svuotati, operai addetti allo spazzamento continuamente in giro e sensibilizzati sull’importanza dell’igiene ambientale, adeguata pubblicità nelle zone coperte dal porta a porta per informare i residenti, convenzioni con le attività produttive, soprattutto quelle dedite alla ristorazione, affinché la raccolta dei loro rifiuti avvenga almeno 2 volte al giorno per evitare i cumuli puzzolenti nei vicoli

  9. The villains of Palermo

    I cestini differenziati a Palermo è inutile farli, perché prima si deve civilizzare la popolazione locale. Andate in Viale delle Scienze, presunto luogo di cultura, li hanno messo i cestini per la raccolta differenziata. Ebbene, se gli date un’occhiata vedrete che all’interno di tali cestini viene gettato di tutto, indistintamente.

    Per quanto riguarda il centro storico, ancor prima di scandalizzarmi per un contenitore indifferenziato o per un tavolino sponsorizzato, mi scandalizzerei per l’asfalto: trovo abbastanza surreale che un centro storico abbia l’asfalto e non la pavimentazione originale. Temo che anche questo sia uno scandalo tutto palermitano.

  10. Sergio

    “TheVillain” con questo siamo a quota tre, sempre sullo stesso tema, poi forse mi fermerò.

    Torno a ribadire un concetto espresso altrove: prima ancora che per i cestini e per l’asfalto, cara la mia “iena da tastiera”, Mr. Villain, al posto tuo mi scandalizzerei per i miei stessi video. Video di una tale ROZZEZZA e VOLGARITÀ da risultare peggiori persino delle malefatte che nelle intenzioni dell’autore vorrebbero denunciare.

    Torno a sottolineare sequenze, più d’una, in cui URLI PER STRADA e RIVOLGI EPITETI SCURRILI alle persone che incroci sul tuo cammino, sebbene trasgressori irrispettosi del codice della strada, mostrandoti così persino peggiore di loro!
    Ma non è tutto, anzi quanto appena detto è il male minore confrontato con TUOI COMPORTAMENTI ARROGANTI E PERNICIOSI, quando ti scagli con l’auto quasi a sfiorare il pedone di turno, “reo” di attraversare fuori dalle strisce, così come quando ti avvicini ACCELERANDO PERICOLOSAMENTE contro l’auto di turno che non rispetta la precedenza … e altri episodi simili.

    Amico mio, è questo un comportamento civile?
    A tuo avviso è questo il modo per dimostrare la tua PRESUNTA SUPERIORITÀ SULLA MASSA?
    O puoi pacificamente essere annoverato tra i casi in cui la (sedicente) cura è peggiore del male stesso? Be’, stando così le cose spero che il nome di battaglia che ti sei dato, “TheVillainsOfPalermo”, includa te stesso nel mucchio.

    Avrebbe detto mio nonno, persona saggia d’altri tempi (che Dio l’abbia in gloria):
    “VA ‘NZIGNATI A ‘RUCAZIONI E POI RAP’A VUCCA!”
    (c’è bisogno che traduco? 🤔)

    Saluti (un tuo fervido ammiratore 😉🤣🤣)

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